Io, nonostante tutto!!!

In questi giorni sono tornati i vecchi demoni del Parkinson, e con loro la frustrazione sottile ma costante di non riuscire più a fare gesti semplici: le chiavi che non entrano nella serratura, le marce che si rifiutano di ingranare, la macchina che sobbalza perché non riesco a rilasciare la frizione con la precisione di una volta. Ogni azione sbagliata diventa un colpo al mio morale, un promemoria crudele di quanto questa malattia stia rosicchiando la mia autonomia, centimetro dopo centimetro. Non è solo una questione di mobilità, è un attacco alla mia indipendenza, alla mia dignità, alla mia voglia di sentirmi ancora me stesso. E allora mi arrabbio, mi scoraggio, perché sento che sto combattendo contro un nemico invisibile che non lascia tregua, ma nonostante tutto cerco ancora un appiglio, una ragione per non lasciarmi andare, per resistere anche oggi, anche se con fatica, perché non voglio che il Parkinson decida chi sono.

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